Sono attorno ai 350 gli ospiti del centro di accoglienza per profughi siriani di Via Aldini a Milano.

I siriani, dopo essere stati recuperati in mare dall’esercito italiano e portati sulle coste della Sicilia, vengono abbandonati a loro stessi dallo stato italiano. Spesso nelle stazioni, dove dormono per terra in attesa di un treno verso nord, incontrano cittadini unici ed attivisti fantastici, i quali armati di forza di volontà e umanità si danno da fare per aiutarli con cibo, acqua, vestiti ed un posto dove dormire, per poi indirizzarli su un treno per Milano.

A Milano, città che si è attivata in maniera adeguata all’emergenza ed ai bisogni di queste persone, altri attivisti instancabili accolgono i siriani in stazione per poi accompagnarli ai centri messi a disposizione dal Comune e gestiti da Progetto Arca e Cooperativa Farsi Prossimo.

Nei centri i siriani vengono accolti, viene dato loro un posto dove dormire e la possibilità di lavarsi e mangiare, e i bambini possono giocare con i volontari e gli operatori di Fondazione Albero della Vita.

Milano è per queste persone, in fuga a volte da più di due anni, uno dei primi posti dove si sentono al sicuro e dove hanno la possibilità di fermarsi finché ne abbiano bisogno.

yumna scivolo

Welcome and shelter

The centre that hosts Syrian refugees in Via Aldini, in Milan, is now full with around 350 people. 

Syrians, after having been rescued at sea by Italian army and brought to Sicily, are left to themselves by the Italian government. Often in train stations they sleep on the floor waiting for the first train that goes North. Here they meet Italian citizens and activists who, with no small effort, offer them food, a shower, a place to sleep and help them find a train to Milan.

In Milan, that has reacted promptly to the emergency and needs of these people, more activists and free citizens meet the Syrians at the train station, welcome them, and bring them to the centres that the Municipality has given to Progetto Arca and Cooperativa Farsi Prossimo.

In the centres, Syrians are welcomed and taken care of, they have a place to sleep, the possibility to eat, meet a doctor and children can play with volunteers of Fondazione Albero della Vita.

Milan is, for these people who have been fleeing sometimes for more than two years, one of the first places where they can feel safe and stop as long as they need to.